JONICA CULTURALE
Cosa vedere in Calabria: definito tra i “più bei borghi d’Italia”, Gerace è uno dei centri più ricchi di storia della Calabria e d’Italia, dove storia, leggenda e mito convivono senza tempo. Entrando nell’abitato si incontra dapprima il Borgo, con le sue botteghe di ceramisti scavate nel tufo, e successivamente si raggiunge il centro storico che conserva scorci di grande suggestione e gioielli architettonici.
Un borgo tutto da scoprire ed assaporare dove fascino ed arte di Gerace continuano lungo le piazzette, le stradine, i muri delle case e dei palazzi pieni di storia.
Portale chiesa san francesco 1200- Piena di palazzi bellamente situati, posta su uno stretto margine di roccia [...] Meravigliati da tanti panorami che si presentano da ogni lato; ogni roccia, Santuario o palazzo a Gerace sembravano essere sistemati e colorati apposta per gli artisti... »
(Edward Lear - Diario di un viaggio a piedi - 1847)
Piena di palazzi bellamente situati, posta su uno stretto margine di roccia [...] Meravigliati da tanti panorami che si presentano da ogni lato; ogni roccia, Santuario o palazzo a Gerace sembravano essere sistemati e colorati apposta per gli artisti... »
(Edward Lear - Diario di un viaggio a piedi - 1847)
La chiesa più vasta di tutta la Calabria, innalzata nell’ultimo periodo bizantino e terminata nella prima età normanna. L’interno, grandioso e suggestivo, a croce latina, è diviso in tre navate da due file di 10 colonne, provenienti in parte da Locri Epizefiri, diverse fra loro per qualità, tipologia e dimensioni. Suggestiva la cripta dove è collocato il Museo del tesoro
Situate nelle suggestiva piazza delle Tre Chiese (la terza chiesa è quella di San Francesco), hanno origine nel periodo bizantino. Significativo il tetto della chiesa dell’Annunziata realizzata in maioliche locali.
Punto panoramico spettacolare, con un solo colpo d’occhio si abbracciano quasi cento chilometri di costa
Solenne ed austera nei suoi volumi, la chiesa a pianta centrale, sorge nella suggestiva Piazza della Repubblica, situata, nel Borgo maggiore, all’ingresso di Gerace.
Gerace contava ben dodici porte, quattro esistono ancora e sono Porta dei vescovi o della meridiana (addossata alla Cattedrale), Porta di Santa Lucia, Porta maggiore e Porta del sole.
La piazza principale della citta, così chiamata perché qui si trovava la loggia dove si concludevano gli affari. Qui sorge il Municipio.
La cucina geracese s’ispira alla più genuina tradizione contadina, caratterizzata da sapori e ingredienti semplici, tra i quali spiccano l'olio d'oliva, il peperoncino e il pomodoro fresco. Protagonisti indiscussi sono i piatti a base di carne di maiale;
I dolci quali: le 'sgute', tipiche di Pasqua, la 'pignolata', pasta frolla fritta e ricoperta di miele, i zzippuli e le nacatule, caratteristici del periodo di Natale; le 'pitte di San Martino', i 'rafioli', biscotti molto particolari a base di farina, zucchero, uova e glassa; le pere e i fichi secchi, farciti di mandorle e spolverizzati di zucchero a velo.
Rinomato infine il pregiato vino da dessert prodotto a Gerace:
il Greco, dal caratteristico colore giallo ambrato, ottenuto da un'uva di alta qualità, lasciata appassire sui graticci prima della pigiatura.
Visita del museo di arte contemporanea (musaba) a Mammola
Nik Spatari e Hiske Maas,raccontano il progetto di museo di arte contemporanea.
Abbigliamento: indossare scarpe comode per la visita a piedi di Gerace e la visita del museo di arte contemporanea musaba.
Compresi nel costo
Guida turistica
Entarata a musei e cattedrale senza biglietteria
Pranzo in uno dei ristoranti convenzionati